lunedì 22 settembre 2008

Le banche, aziende del futuro

Questa mattina sono andato alla filiale della piccola banca del piccolo paese dove abito. Davanti a me c'era una signora che chiacchierava amabilmente con l'impiegato. Non ho sentito molto anche perchè non è che mi interessasse così tanto la cosa, ma ho capito che la signora stava raccontando qualcosa riguardo alcuni titoli di sua proprietà che dovevano essere riscattati entro una data... boh... affari suoi!!!

L'impiegato la guardava, appoggiato allo schienale con lo sguardo perso, con indice e pollice posizionati a L che gli reggevano la testa e con l'aria di uno che da un momento all'altro avrebbe detto una frase in grado di rivoluzionare le più antiche teorie sul sistema monetario internazionale.
Alla fine della disquisizione invece se ne è uscito con una specie di eh cosa vuole, 'ste cose van così...
La signora si è alzata contenta della consulenza gratuita e mi ha lasciato il posto. Il siparietto è durato in tutto un bel quarto d'ora.

Quando è stato il mio turno l'impiegato mi ha guardato con aria spossata e mi ha detto "Che giornata !!! Non sono ancora riuscito a fumarmi una sigaretta..."

Mi chiedo se ha pensato davvero una cosa simile o se è il suo modo di salutare le persone. Evidentemente deve giustificare le sue mensilità ai clienti che gli si parano di fronte. Forse si sente in colpa per essere assunto a tempo indeterminato in un'azienda che lo fa stare in ufficio 6 ore al giorno, mentre noi comuni mortali saltiamo da un posto all'altro per portarci a casa i nostri micragnosi spiccioli....

Erano le 9.30...

sabato 20 settembre 2008

Il prestito ponte traballante


Nel passaggio di consegne tra Governo Prodi e Governo Berlusconi, l'ex premier aveva inserito un regalino: 300 milioni di euro per permettere ad Alitalia di sopravvivere per altri 100 giorni. Così è stato. Non uno di più, non uno di meno.
Come sempre in Italia, invece di usare questi 100 giorni per fare un po' di ordine e programmazione, invece di mettere alle strette Silvio Berlusconi e la sua cordata nazionale minacciandolo di vendere alla concorrenza straniera, i dirigenti ed i sindacati della compagnia di bandiera hanno pensato bene di spartirsi la torta, mentre adesso sono tutti lì a chiedere il miracolo.

Si piange per i 20.000 posti di lavoro, ma nessuo dice che qualsiasi compagnia che rimpiazzasse Alitalia sulle rotte, avrebbe bisogno di personale per coprirle. Per la maggior parte di questi 20.000 cambierebbe solo il datore di lavoro. Per quelli che il lavoro lo perderanno mi spiace, per carità, ma è una mia idea oppure Alitalia è sempre stata vista come un buco nero di denaro?
Basta buttare soldi nel buco nero !!!!

lunedì 15 settembre 2008

Caro petrolio ti scrivo / 2

Quest'estate ho chiesto a mio zio, gestore di un distributore di benzina, come mai quando il prezzo del greggio scende, la benzina non lo segue.
La risposta, sensata, è stata che dal momento dell'estrazione al momento in cui finisce nei nostri serbatoi il petrolio subisce un lungo processo di raffinazione che dura più o meno tre mesi.
Il prezzo della benzina scende, quindi, tre mesi dopo.

Gli ho chiesto allora come mai quando il prezzo del greggio sale, non si fa in tempo a dare la notizia che la mattina dopo tutte le pompe di benzina hanno piantato l'aumento nel listino prezzi.


C'è rimasto male. Quando mi risponde, vi dico...