venerdì 27 giugno 2008

Judicial Watch

In America esiste un organizzazione chiamata Judicial Watch che si descrive come "Una fondazione apartitica che promuove trasparenza, credibilità e moralità nel governo, nella politica e nella legge". Nella sua dichiarazione di intenti si richiamano alti standard etici e morali nella vita pubblica americana per evitare che gli ufficiali giudiziari possano abusare della loro posizione a danno del privato.

Se ne parla poco in Italia, oppure viene citata velocemente, ma questa organizzazione ha già ottenuto diversi successi negli USA: da noi si parlò molto del caso di Terry Schiavo.
Judicial Watch fu l'organizzazione che permise a questa storia di fare il giro del mondo e fu anche l'organizzazione che svelò i piani di fuga della famiglia Bin Laden, pianificati direttamente dall'FBI, dopo i fatti dell'11 settembre.

Ora Judicial Watch ha messo sotto la sua lente di ingrandimento un fatto che non riguarda solo gli americani. Questa cosa può interessare anche noi, i nostri cari e le nostre vite.

E molto da vicino...

giovedì 26 giugno 2008

Una parentesi

Quando ero un po' più giovane ed andavo ai concerti, stavo il più possibile sotto al palco. In quella posizione potevo vedere il leggero ritardo della diretta sugli schermi giganti rispetto a quello che succedeva realmente sul palcoscenico. Era una frazione di secondo, ma c'era. Si vedeva. Lo stesso scarto infinitesimale lo accumulavano le casse rivolte verso i 3 anelli di San Siro. Questo era causa del leggero ritardo con cui il pubblico batteva le mani quando andava a tempo con la musica.
Sotto al palco, quindi, si avvertiva benissimo il "clap" di un intero settore dello stadio arrivare mezzo secondo dopo il nostro. Ed io pensavo "Ma tu guarda questi come rompono i coglioni...".

Ieri sera, dal secondo anello, non più scalmanato come 5 anni fa, ho fatto parte della schiera dei rompicoglioni.

Mi sono divertito un mondo...

sabato 21 giugno 2008

Il guinzaglio del Uolter

Durante l'intervento da Fabio Fazio a "Che Tempo Che Fa", Travaglio ha ricordato che per entrare nel mondo della politica bisogna avere "il guinzaglio": in questo caso significa non solo avere un padrone, ma addirittura essere ricattabili.


Una volta vinte le elezioni, il silvionazionale ha abbozzato un dialogo con la sinistra. Per alimentare questo clima di pace e serenità, il "governo ombra" sembrava creato per appoggiare qualsiasi scelta della destra. A dire il vero sembrava anche creato per affossare qualsiasi personaggio di sinistra (caso Travaglio-Finocchiaro)

Poi, magia!!!, sono arrivati gli europei di calcio. Ed ecco che il silvionazionale prova a sferrare i suoi colpi di nascosto. Prescrizioni accorciate e legge sulle intercettazioni, mentre tutti i Tg si concentrano sulla formazione di Donadoni.

Il Uolter si rivolta sul suo scranno e dice che così non si fa !!!!

Ed ecco il guinzaglio di Uolter: secondo il premier, Veltroni dovrebbe preoccuparsi della gestione del Comune di Roma e del buco di diversi milioni di euro che ha lasciato in eredità ad Alemanno.
Un modo come un altro per far capire al uolter che o si continua col dialogo, vero e finto che sia, oppure si scatenerà un bel casino mediatico sui conti pubblici della capitale.


D'altronde gli europei stanno finendo. A qualcosa si dovrà pure attaccare....

martedì 17 giugno 2008

Scienza e medicina

I fatti riportati da tutti i giornali relativi alla Clinica Santa Rita di Milano sono l'ennesimo segnale del marcio legato al mondo della medicina. E non intendo parlare della "malasanità" che da anni riempie le pagine dei quotidiani. La faccenda è ben più grave: veniamo usati per far circolare denaro e nella peggiore delle ipotesi i nostri corpi diventano il veicolo con cui quel denaro finisce nelle tasche di qualche medico senza scrupoli.

Una volta c'erano gli scienziati ed i ricercatori. Erano quelli che osservavano la natura, facevano prove ed esperimenti e giungevano ad una conclusione. Fleming inventò la pennicillina grazie alla muffa sulla frutta andata a male.

Oggi ci sono le case farmaceutiche, c'è l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Oggi si diventa pazienti per il semplice fatto di avere un valore del sangue sballato. Allora si prende la pillola per farlo tornare normale, ma al prossimo controllo si vedrà che il primo valore è a posto, ma purtroppo la pillola ha fatto sballare un altro valore. E lì si prende lo sciroppo. Che riporterà la normalità sul secondo valore, ma sballerà il terzo. E così via...

Facendo le analisi del sangue al giorno d'oggi si rischia di non uscire più dall'ospedale.


PS. Mi sto organizzando per riassettare un po' il blog. Gli argomenti che voglio trattare sono molti e non voglio ridurre tutto ad un'infinita serie di link sulla pagina principale. Accetto consigli !!!

sabato 7 giugno 2008

Il virus dell'anno

Da qualche tempo si sta facendo una bella campagna pubblicitaria contro il virus dell’HPV. Tantissime le donne dello spettacolo che, pagate dalle varie associazioni, mettono la loro faccia preoccupata sui poster affissi nelle città e nei centri commerciali. Ecco i toni usati: il virus HPV è il responsabile del 90% dei tumori all’utero nel mondo.
Detta così, uno si immagina il cancro dell’utero associato ad un grande numero di persone (90%).

Ora, cominciamo col dire che l’85-90% delle infezioni da HPV guariscono da sole senza dare nessun tipo di problema.
Un altro 5-10% delle infezioni permane per il resto della vita e anche questa volta senza dare alcun tipo di problema.
L’1% delle infezioni prosegue verso le lesioni pre-cancerose. Di questa percentuale, l’1% (quindi l’uno per cento dell’uno per cento = uno su diecimila) progredisce e diventa un tumore all’utero.Per farlo, però, ha bisogno di 30 anni di tempo ed una situazione immunitaria già compromessa.
In tutta Italia, i decessi per tumore all’utero nell’anno 2006 sono stati 1.500. Non pochi, ma sicuramente un ordine di grandezza diverso da quello che quel 90percento ci fa sospettare.

Come sempre, la notizia non è falsa, ma è detta male. Il virus HPV è responsabile del 90% dei casi di tumore all’utero. In numeri significa che è il colpevole di 1300 casi di tumore.
Come già visto in un altro post, il vaccino che dovrebbe debellare il virus sta già facendo le sue vittime. Questa cosa non la scrivono nei centri commerciali.
Perché non genera business…

venerdì 6 giugno 2008

Gardasil e HPV

Il 3 giugno scorso l'Agenzia Europea del farmaco ha approvato il vaccino quadrivalente "Gardasil", studiato per prevenire il cancro al collo dell'utero.

Ecco quello che non ci dicono
Il Gardasil è prodotto dalla Merck, una delle più grandi multinazionali del farmaco esistenti al mondo. E' balzata alla cronaca qualche anno fa per aver brevettato, prodotto e messo in commercio il Vioxx, antidolorifico che aveva come effetto collaterale un bell'infarto miocardico (28.000 morti).
Il ritiro del medicinale dal mercato fu anche una faccenda piuttosto lunga ed il processo venne accuratamente insabbiato e tenuto distante dai riflettori. Venne infatti dimostrato che la Merck conosceva benissimo le conseguenze a livello cardiaco del medicinale.

Oggi, la stessa azienda di allora, mette in commercio il Gardasil al prezzo di 564 euro per 3 vaccinazioni. Noi italiani boccaloni siamo stati i primi a farlo "comprare" al nostro Sistema Sanitario Nazionale (grazie Livia Turco).

Ecco le caratteristiche che si son guardati bene dal pubblicizzare:
- continuano a salire le MORTI collegate al vaccino (qui e qui le fonti)
- non si conoscono gli effetti collaterali
- non sono stati condotti studi indipendenti da case farmaceutiche
- non si conosce la durata della prevenzione
- la prevenzione è contro 2 dei circa 70 ceppi del virus

Le fonti di quanto scritto sopra sono qui, qui, e qui

lunedì 2 giugno 2008

La fine di google?

E’ notizia di qualche giorno: google e tutti i motori di ricerca tradizionali hanno i giorni contati. E’ stato elaborato il motore di ricerca semantico di nome Powerset.
Cosa significa "semantico"? In pratica questo motore di ricerca di ultima generazione applica alla ricerca i procedimenti naturali del liguaggio, liberandoci quindi dal sistema delle keywords.
Oggi possiamo cercare "anno di nascita di Dante" e tutti i motori ci dicono che è il 1265, ma se digitiamo "l'opera più romantica di dante", potremmo avere qualche problema. Esattamente come se digitassimo "il braccio destro di Bossi": articoli infiniti di ortopedia e magari qualche radiografia, ma nessuno che parli di Maroni o Calderoli.

Il sistema è organizzato come un normalissimo motore di ricerca, più qualche accessorio: è il caso dei "Factz", ovvero i fatti legati a quella ricerca. Se si scrive "chi è Bossi?" (giusto per restare in tema), nei Factz verranno organizzate tutti i fatti salienti della vita politica e personale del leader della Lega.

Ai Factz si aggiunge il Summarize che schematizza le fonti. In questo modo la vita di Bossi può essere vista dai vari giornali nazionali, quelli locali, e dai telegiornali.

A quanto pare, Microsoft si è già fatta avanti per avere questo gioiellino di San Francisco. Evidentemente la leadership di Google sul mercato è una cosa che sta dando fastidio a Bill Gates, visto che si voleva fondere con un "nemico" storico come Yahoo pur di portar via quote di mercato ai due ragazzi di Mountain View.

Staremo a vedere....

domenica 1 giugno 2008

La speranza che non muore

All'inizio degli anni 80 fecero notizia due genitori italiani che trovarono una cura per la malattia del figlio. Quello che venne poi chiamato "L'Olio Di Lorenzo" fu l'unica risposta all'adenoleucodistrofia, una malattia che degenera la mielina, rivestimento del nostro sistema nervoso. I medici diedero al bambino, allora di 5 anni, non più di due anni di vita.

I signori Odone non erano medici, ma erano determinati a salvare il loro bambino. Ed ecco che dopo ricerche su ricerche, trovarono il modo di bloccare questa degenerazione. Osservarono, studiarono, sperimentarono ed alla fine riuscirono in un'impresa commovente e storica. Nel 1992 il film L'Olio Di Lorenzo fece conoscere questa storia a tutto il mondo.

Il 30 maggio 2008 Lorenzo Odone è morto all'età di 30 anni: la cura che ha salvato migliaia di bambini non ha potuto fare niente contro i danni che il male aveva arrecato al suo corpo mentre i genitori cercavano la cura.

Non fu per merito di una casa farmaceutica e non fu l'invenzione di una nuova e miracolosa proteina. Bastò un mix di olio di colza e di olio d'oliva per bloccare l'avanzamento della malattia. Per anni le case farmaceutiche provarono a mettere in discussione la scoperta, ma dopo numerosi studi anche loro si dovettero ricredere. Fu la ricerca a vincere, non la scienza.