domenica 30 marzo 2008

La politica dell'attesa

Domani decideranno se affidare a Milano o Smirne l'organizzazione di Expo 2015. In tutti questi mese non se ne è parlato da nessuna parte. Come sempre, noi siamo attenti alle notizie usa e getta, le cose che "cotte e magnate", trovano motivo di esistere solo in un paese sotto regime come il nostro.


Expo 2015 genererà un giro d'affari stimato in 20 miliardi di euro in un solo anno. L'equivalente di due finanziarie. Nessuno, tuttavia, ha fatto notare che il collasso di Alitalia e la conseguente chiusura di Malpensa potrebbe pregiudicare l'assegnazione: il nuovo scalo internazionale inaugurato 10 anni fa è l'unico vero collegamento di Milano col Mondo. Una volta chiuso quello, si chiude il capoluogo lombardo.
Detto questo, fa sorridere come il forse-futuro-premier stia berciando qua e là che è pronta una cordata per Alitalia. Però non dice chi c'è, in questa cordata. Ecco come la vedo io: se la commissione assegnerà l'Expo 2015 a Milano, allora appariranno gli imprenditori che con un bel ricatto allo stato italiano diranno "cara italia, vuoi l'expo? Alitalia la prendo io e tu cosa mi dai?"

D'altronde le due finanziarie aggratis attirano molte persone....

Se domani la commissione dovesse assegnare a Smirne la manifestazione, sono pronto a giurare che la cordata morirà perchè saranno morti i 20 miliardi oggetto di ricatto. Alitalia se ne andrà a morire tra le braccia di qualche compagnia straniera.

In un paese normale, il collegamento Alitalia-Expo sarebbe stato immediato !!! E per prendere una manifestazione mondiale questo paese avrebbe fatto carte false per salvare linea aerea e manifestazione. Noi no... noi siamo qui a parlare delle mozzarelle che non vanno più in Cina. E non dicono che la Cina non ha MAI IMPORTATO mozzarelle italiane. Hanno chiuso un canale che non era mai stato aperto.

Ma a noi piace così.....




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